VIAREGGIO. “Quattro anni da quella notte assassina del 29 Giugno 2009. Quattro anni da quella notte di dolore senza limite. Una notte che ha tracciato nel sangue una ferita, uno spartiacque nella vita della Città tutta, di ognuno di noi”.

Lo scrive l’ex primo cittadino Luca Lunardini che, nelle vesti di Sindaco, ha vissuto la più grande ferita per Viareggio.

“Quattro anni e sembra ieri che un cielo rosso di fuoco ci svegliava e ci faceva accorre attoniti verso vie e case che da allora sarebbero divenute un simbolo di dolore infinito ma anche  dell’immenso cuore che questa Città sa dimostrare anche quando tutto sembra perduto.

Quella notte fa oramai parte di ognuno di noi. È  qualcosa di più di un ricordo, sia pure vivissimo e indelebile, è divenuta parte della nostra vita. Quel cielo divenuto rosso. Quelle sirene che squarciavano una calda notte di inizio estate.

Quel calore opprimente che si avvertiva sulla pelle quando cercavamo di avvicinarci a quell’inferno. Quelle urla di dolore e di terrore che non potevano esistere in una cittadina come la nostra. Quell’odore acre, penetrante, che ti rimaneva per giorni  sui vestiti, sulla pelle.

Quella infinita teoria di pianti nelle Chiese e nelle piazze, senza parole che potessero soccorrere chi aveva visto spazzati via i propri amori. Questo non può essere solo un ricordo, per quanto intenso. Questo è per sempre una parte di noi. Mi capita spesso, quasi ogni giorno, di passare  da quelle vie, davanti a quelle case. Posso fermarmi solo pochi istanti, trascinato come tutti da un  quotidiano che non ci lascia mai molto tempo, ma in quei pochi minuti gli occhi, possono vedere  un quartiere nuovo, tornato a vivere, persino bello. E pensando a quello che sovente accade nel nostro Paese in situazioni simili,  mi riempio di orgoglio per quello che Viareggio è riuscita a fare. Ma se gli occhi appena appena si chiudono, tornano prepotenti, travolgenti quelle immagini, quei suoni, quegli odori.

E allora sembra di riavvertire il sapore salato delle lacrime. O forse quel sapore non è solo un ricordo. Ci diano ora, oggi,  giustizia, e quelle lacrime avranno un sapore diverso”.

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ultimo aggiornamento: 30-06-2013


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